Sant’Alessandro Sauli

San Carlo Borromeo
19 Febbraio 2021
Putti (quattro coppie)
19 Febbraio 2021

Sant’Alessandro Sauli

Artista: Caccia Guglielmo detto Il Moncalvo

Tecnica: Olio su tela,

Opera In Archivio, In Vetrina
Anno: 1616
Misure:
Note:

GUGLIELMO CACCIA detto IL MONCALVO

Sant’Alessandro Sauli

Olio su tela

1616

Chiesa di Santa Maria di Canepanova, Pavia

Spettacolari e raffinate sono le due tele dedicate a San Carlo Borromeo (GCM000143) ed a Sant’Alessandro Sauli (GCM000144). In entrambi i casi i due santi personaggi sono immersi nel fondo scuro che ne fa emergere lo splendore degli abiti e degli incarnati. Nel caso del santo barnabita Guglielmo rinuncia anche ad un accenno di cielo squarciato dalla luce divina. In entrambe le tele in basso a destra figura un putto che regge gli apparati del santo. Meravigliose sono le descrizioni in piena luce degli abiti che rivaleggiano  per  raffinatezza e splendore. 

In quesa serie di sei tele che come abbiamo scritto hanno origine nella bottega di Milano si innesca una considerazione dovuta. Guglielmo sembra infatti assorbire la lezione sulla novità della pittura di luce e della verità della rappresentazione che arriva da Roma e precisamente dal Caravaggio. Molto prima che l’approdo di Nicolò Musso a Casale, il pittore di Montabone avverte l’esigenza di aggiornarsi alle avanguardie. La spinta oltre che dal clima artistico milanese è probabilmente dovuto alla pressione dello stesso Lorenzo Binago che a Roma giunge per lavoro in diverse occasioni come nel caso del cantiere della chiesa di Santa Maria in Vallicelli.

In tutto il ciclo di Canepanova la luce è protagonista e come nel caso dei due santi è evidente il taglio di provenienza dall’alto a solcare la tela con parti in ombra ed altre no. Si aggiunge anche la consistenza di quinte di rovine e di architetture care al mondo romano e non troppo presenti con questa forza nelle opere precedenti di Guglielmo. Infine compaiono degli elementi di dura verità come nelle mani e nel volto della sant’Anna e del papa, che risultano di improbabile esecuzione, al pennello  dell’artista, appena pochi mesi prima.