Servettaz Nanni

Nanni (Giovanni) Servettaz (Savona 1892 – 1973)

Dopo gli studi e la laurea in giurisprudenza si rivolge a Torino e poi a Milano per la formazione artistica. A Milano frequenta la prestigiosa scuola del marmo presso Cesare Ravasco e Adlfo Wildt. Intorno alla fine degli anni Ventila terracotta e la ceramica segnano la sua produzione presso la Fabbrica Mazzotti ad Albisola. Come altri giovani artisti del tempo è partecipe di una certa stanchezza per il virtuosismo classicista e nel contempo per un realismo esteriore simile al verismo di stampo ottocentesco. Il volume sintetico e pulito, la materia liscia fanno pensare alla vicinanza artistica con Arturo Martini. Dagli anni Trenta l’assonanza con il grande maestro si fa evidente per una ricerca per la semplificazione e per il recupero arcaistico. Successivamente con la lavorazione della pietra la forma diviene ulteriormente semplificata, alla ricerca di una sorta di primitivismo e di una espressività legata al materiale stesso. Dopo la Promotrice del 1927, con il marmo “Testa di Cristo”, numerosissime sono le partecipazioni ed esposizioni fino agli anni Sessanta. L’ultima parte della sua attività è stata dedicata ad opere pubbliche come il Monumento al Lavoratore in via A. Diaz e il Monumento ai Caduti della Resistenza, in via Brigate Partigiane, entrambi a Genova.

Per saperne di più: Maestri “savonesi” del Novecento. Savona ed i suoi artisti un secolo dopo. Catalogo della mostra 2005  cura di Eliana Mattiauda e Lorenzo Zunino.

Opere di questo artista: