Durante Domenico Maria

Durante Domenico Maria (Murazzano CN 1879 – Canale CN 1944)

Nasce a Murazzano da famiglia benestante ma di numerosa figliolanza. Rivela una precoce attitudine per il disegno per cui appena compiuti gli studi obbligatori si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Torino. Il Prof Bissoni ci rivela che poi Domenico Maria deve ritornare in famiglia a causa di lutti e gelosie famigliari. Egli pero si affranca dalla situazione per cui gli Vine sottratto l’assegno famigliare di cui aveva goduto fino a qui momento. Con il sacrificio e lo studio i costi accademici si concludono brillantemente ed al giovane pittore si aprono le porte per le mostre e per il giudizio del pubblico.

Nel 1902 partecipa alla prima esposizione a Torino con cui partecipa con due opere Mendicante e Bimba. L’esito è incoraggiante per cui due anni più tardi è chiamato a partecipare alla promotrice di Firenze. Conscio dei suoi mezzi espone Poeta alla solitudine, con cui vince il premio della Camera di Commercio e Arti del capoluogo toscano.

Nel 1905 il re acquista Testa di vecchio e nello stesso anno il quadro Fragilità, esposto a Cuneo, Vine premiato con medaglia d’oro. Sempre nel 1905 l’opera Sorriso ottiene a Genova ottimi apprezzamenti da critici ed appassionati.

Nel proseguo della carriera è un continuo successo, in cui i premi si succedono e le opere sono vendute in occasione di ogni esposizione. La fama cresce sia a livello nazionale che anche all’estero, grazie alla riproduzione delle sue opere con diversi mezzi e soprattutto con la cromolitografia, cosi diffusa ed importante ad inizio Novecento.

Pittore improntato alla scuola ottocentesca si distingue per l’esecuzione di ritratti con grande qualità esecutiva ed una attenzione ai particolari, alla fisionomica ed alla introspezione psicologica. In alcune opere sono inseriti brani di nature morte in cui il colore domenica la scena. Nel repertorio anche qualche paesaggio ed alcune scene di genere.

Come disegnatore assume lo pseudonimo di Durantin.

Oltre all’attività di artista è conosciuto anche nello sport come portiere nel 1900 nella Ginnastica Torino e quindi dal 1901 al 1911 come estremo difensore della Juventus, con cui vince lo scudetto nella stagione 1905/1906.

Piuttosto conosciuto per le esposizioni nazionali risulta presente in diverse occasioni alla Biennale di Venezia. Importante l’esposizione personale presso le Belle Arti di Cuneo del 1926, da cui è tratto un importante opuscolo redatto dal Prof. Bissoni, dal titolo Un pittore della grazia e del sorriso – Domenico Maria Durante, estratto della rivista Subalpina, rintracciato sul mercato antiquariale qualche anno fa.

Nei ritratti Durante ricerca l’analisi fisionomica del protagonista e la ricercatezza tecnica con cui riporta perfettamente il o la protagonista. Però il vero obiettivo dell’opera pittorica è l’aspetto estetico formale, che rende il dipinto completo ed immediatamente leggibile dagli spettatori, anche i meno forniti di mezzi critici. Assurge ad essere mediante l’utilizzo dei pennelli un rivelatore di anime.

Il fare creativo è lento e condotto con pazienza e sapienza, forse con una preparazione copiosa di disegni e bozzetti. La tecnica sopraffina gli permette di raggiungere alte vette pittoriche e quindi esprimere veri  e propri brani di pura poesia.

Sempre legato al suo credo creativo si mostra nel tempo fedele alla ricerca estetica legata al ritratto.

Nel 1921 ottiene l’onore  di essere nominato per meriti artistici socio onorario dell’Accademia Albertina di Belle Arti.

Nel 1928 dipinge Rustico a Frabosa, che io ho avuto la fortuna di reperire sul mercato antiquariale di Genova, nonostante al tempo, (2010c.) non conoscevo ancora il nome di pittore, ma la qualità del dipinto mi catturò nonostante tutto.

Opere di questo artista: